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Corriere della Sera

Federico Marchetti: «Quelle lettere private tra Armani e Re Carlo (e la t-shirt blu). Erano legati dall'attenzione al futuro del pianeta»

di Enrica Roddolo

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«Il Signor Armani, che dopo trent'anni che lo conoscevo mi permettevo di chiamare Giorgio, e Re Carlo III si sono scritti molte lettere negli anni», rivela al Corriere Federico Marchetti, l'imprenditore italiano che per il sovrano britannico guida un ambizioso progetto di moda sostenibile. «Lettere private and confidential come era scritto in cima alle lettere: scambi di reciproca stima. E la prima t-shirt blu in cotone rigenerato di Armani è stata consegnata proprio a re Carlo, a St James's Palace».

Perché proprio una t-shirt?
«Perché era il simbolo di Giorgio Armani, come il colore blu. E poi il cotone è la materia più usata dalla Giorgio Armani per i suoi capi come il cachemire per Brunello Cucinelli».

Da quando erano in contatto via lettera, Giorgio Armani e Carlo III?
«Dall'inizio dell'avventura della Sustainable Markets Initiative voluta da re Carlo cinque anni fa abbiamo celebrato in estate il quinto compleanno ad Hampton Court a Londra: Giorgio Armani è sempre stato il primo. Il primo a credere nell'online e a sbarcare su Yoox e il primo imprenditore a entrare nella task force per una moda sostenibile per il progetto del sovrano britannico».

Così, «Re» Giorgio, il sovrano indiscusso della moda italiana scomparso ieri a 91 anni a Milano, si era avvicinato a Re Carlo (che pure non aveva mai incontrato) grazie al fondatore di Yoox Net à porter, poi indicato dal sovrano britannico alla guida della task force moda del grande piano di transizione sostenibile delle imprese, la Sustainable Markets Initiative che ormai coinvolge oltre 500 ceo di imprese globali dalla moda all'aerospazio. Un comun denominatore: progettare un modo di fare impresa rispettoso del pianeta.

Cosa avvicinava il signor Armani al Re?
«La visione lunga, verso un futuro lontano come solo i grandi visionari sanno fare. Quando parlai al Signor Armani di un progetto di materiali rigenerati, come sarebbe stato il cotone ottenuto con l'Apulia Regenerative Cotton Project, Armani aveva già 89 anni e questi progetti che partono dalla rigenerazione del terreno, nuove coltivazioni... prendono tempi lunghi. Ma era stato entusiasta. E' sempre stata la sua visione d'impresa, così diversa da quella di tanti manager giovani che guardano al profitto immediato. La stessa lungimiranza di re Carlo».

L’Apulia Regenerative Cotton Project di Armani con la Circular Bioeconomy Alliance, l’Istituto Forestale Europeo, il Crea e Pretaterra ha per obiettivo di incrementare la fertilità del suolo e risparmiare acqua, producendo cotone a ridotto impatto ambientale. Marchetti, ricorda quando il primo cotone made in Puglia, è stato raccolto?
«Quando furono presentate al Signor Armani le prime balle di cotone rigenerato, mi hanno riferito tutta l'emozione dello stilista che dopo una vita in cui aveva seguito in modo attento tutto il processo produttivo soppesando milioni di volte i tessuti, non aveva però mai avuto l'occasione di tenere in mano la materia prima. Adesso quel cotone e quelle t-shirt Armani come quella blu portata a re Carlo a Londra arriveranno presto in vendita. E avranno i due elementi della sfida dalla task force moda del re: un passaporto digitale e la materia prima originata da agricoltura rigenerativa».

Marchetti è appena stato nominato Trustee della Circular Bioeconony Alliance, oltre ad essere da anni Board Member della Giorgio Armani, Board Member di Highgrove Gardens e Trustee della King’s Foundation.

«Oggi il mondo perde un gigante, io perdo un Maestro. Per oltre trent'anni ho avuto il privilegio di condividere con lui momenti preziosi, sia come suo consigliere sia nella vita personale», così Marchetti aveva ricordato sui social ieri alla notizia della scomparsa di Armani. «Grazie, Giorgio. Ora, dopo tanto lavoro, puoi riposare in pace».

L’imprenditore ha ricordato anche la presentazione «scritta di suo pugno per il mio Master alla Columbia University nel 1997, lo sbarco sul mio sito di e-commerce tra i primissimi a crederci fino ad abbracciare il progetto illuminato di cotone organico rigenerato in Puglia insieme alla task force di Re Carlo».

«Ho anche avuto il privilegio di sedere al suo fianco nel Consiglio di Amministrazione per tanti anni e di ammirare da vicino la sua capacità unica di coniugare creatività senza tempo con rigore austero, immaginazione con una visione acuta e lungimirante del business». Al libro The Geek of Chic di Marchetti, Armani aveva scritto la prefazione.

Del progetto di cotone rigenerato in Puglia, il «Re» della moda italiana che oggi il mondo ricorda aveva detto: «E' un progetto audace e innovativo che ha un significato speciale per me e per la mia azienda. Partecipare attivamente allo sviluppo del cotone rigenerativo agroforestale, per di più sul territorio italiano». L'ultimo omaggio all'Italia di un grande italiano.

Pubblicato su Corriere.it

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